Blocco Studentesco, richiesta stop a corteo 7 maggio rispecchia idea di democrazia Anpi

Polacchi, “dopo aggressione a Roma 3 da estrema sinistra altro fatto grave”

Roma, 19 aprile – “Dopo l’aggressione grave e premeditata di martedì scorso a Roma Tre nei confronti del Blocco Studentesco, che ha costretto 10 ragazzi a ricorrere alle cure ospedaliere, ora assistiamo ad un altro grave e intollerabile tentativo di discriminazione del nostro movimento, che, è giusto ricordarlo, è legalmente riconosciuto e rappresenta solo a Roma il 27% degli studenti delle scuole superiori”. Lo ha detto il presidente Nazionale del Blocco Studentesco, Francesco Polacchi, rispondendo alla richiesta avanzata dall’Anpi, di impedire il corteo del Blocco Studentesco in programma il 7 maggio a Roma, definito in una nota una “incombente marcia su Roma”.

“E’ assurdo il pensiero che qualcuno possa richiedere l’annullamento di una manifestazione legalmente autorizzata, agendo in maniera chiaramente anti-democratica e fomentando la discriminazione politica -aggiunge Polacchi-. Restiamo anche stupiti dalle parole dei consiglieri Pedica e Peciola, quest’ultimo lo stesso che guidò le cariche contro il Blocco Studentesco a piazza Navona 2 anni fa, che chiedono alle istituzioni di aderire all’appello liberticida lanciato dall’Anpi”.

“La logica secondo cui agiscono questi signori che negano la libertà d’espressione ai propri avversari politici -conclude Polacchi- è la stessa che ha spinto gli esponenti del centro sociale Acrobax a compiere l’assalto nei nostri confronti nella notte di martedì. Un gesto che, è bene ricordarlo, ha portato il Comune di Roma govedì scorso ad esprimere solidarietà nei confronti dei ragazzi del Blocco Studentesco con un Odg. Nell’avvicinarsi del giorno della ‘liberazione’, ci domandiamo quando riusciremo definitivamente a liberarci di personaggi come Pedica e Peciola e di richieste come quella avanzata dall’Anpi”.

 

 

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