Roma, 18 mar  – Oltre 200 studenti dell’I.T.I.S. Faraday hanno manifestato ad Ostia questa mattina davanti all’ingresso della scuola, saltando le lezioni, dopo che la dirigenza scolastica nei giorni scorsi aveva negato lo svolgersi dell’assemblea d’istituto ignorando le numerose richieste degli studenti. La manifestazione, che si è svolta in un clima di totale tranquillità, si è conclusa dopo l’intervento delle forze dell’ordine allertate dalla stessa dirigenza scolastica, che hanno identificato alcuni dei partecipanti. “L’assemblea d’ istituto, oltre ad essere un nostro diritto, è uno dei pochi momenti che gli studenti hanno per esprimersi e discutere. Non possiamo accettare un tale comportamento da parte della dirigenza scolastica”. Con questa parole, Marco Cambareri, rappresentante d’istituto del Faraday ha spiegato le motivazioni dell’iniziativa di questa mattina. “Le assemblee degli studenti del nostro istituto – ha continuato Cambareri – sono dall’inizio dell’anno un momento di confronto e dibattito, ed a differenza di quasi tutte le altre scuole del territorio vedono la partecipazione di gran parte degli studenti. Gli argomenti trattati spaziano dalle problematiche interne alla scuola ad argomenti di attualità , ci auguriamo che la protesta di oggi sia percepita dalla dirigenza scolastica e che un tale episodio non si verificherà più”. A guidare la manifestazione il Blocco studentesco, movimento che si è schierato più volte al fianco degli studenti del Faraday. “Con l’iniziativa di oggi – ha dichiarato Luca Zamagni, portavoce del Blocco studentesco ad Ostia – vogliamo rilanciare le nostre proposte per le quali da tempo ci battiamo. Chiediamo maggiore rappresentanza studentesca nei consigli d’istituto e la creazione di una figura studentesca all’interno di ogni scuola, eletta direttamente dagli studenti con diritto di voto nel consiglio d’istituto e nel consiglio di amministrazione che possa rappresentare gli studenti nelle questioni disciplinari riguardanti il corpo studentesco. Solo in questo modo questi veri e propri atti d’arroganza da parte di presidi e dirigenti scolastici potranno essere evitati. L’atteggiamento della dirigenza scolastica è stato vergognoso – ha concluso Zamagni – ma se qualcuno pensa di metterci il bavaglio si sbaglia di grosso perchè non ci faremo intimidire e proseguiremo nelle nostre battaglie.